E come poteva mancare nella mia libreria riservata agli amici la raccolta del presidente dell’Accademia Alfieri! persona talmente eccezionale che quando tutti pubblicano un libro alla settimana o quasi , lui pubblica questa raccolta nel 1980 e ne fa 3 riedizioni con ampliamenti , eppure è un libro talmente straordinario per stile e freschezza ,così attuale e moderno che non ti stanchi mai di rileggerlo.
Possiedo la 3° edizione di SETTIGNANO E DINTORNI, che raccoglie le poesie dal 1980 al 2002 , tante poesie in forma classica perfette nella loro purezza stilistica e così fluide da sembrare una seta che fruscia all’orecchio di chi ascolta , un canto che si alza limpido e puro . Dalmazio Masini ha fatto dell’esprimersi in versi una ragione di vita, sostenendo con forza che la poesia deve avere una struttura musicale per essere tale, che deve avere , oltre al pensiero , anche uno scheletro per sostenerla con moderna concretezza.Non vi è niente di monotono ne di ripetitivo,nelle sue poesie, solo una malinconia diffusa ma leggera che si avverte con discrezione, e si scioglie in una dolcezza emozionale.
Chi desiderasse acquistare il libro di Dalmazio Masini può scrivere direttamente all’autore: d.masini@inwind.it
buona lettura
IL PREZZO
Volevo l’onda calma e la tempesta
Il vino e l’acqua, il cielo e l’arenile,
gli alberi, enormi re della foresta
e le tenere erbette dell’aprile.
In cambio avrei donato solo file
di versi da cantare ogni momento,
certo d’essere il capro dell’ovile,
quello che solo vale più di cento.
E più che avevo e meno ero contento
negli anni accesi dell’età più forte,
quando ambizioso come un monumento
sognai perfin di vincere la morte
Ora che ho spalancato le mie porte
a una realtà che mai volli vedere
neppure un’ombra siede alla mia corte,
e nessun verso nasce al mio cantiere
Niente sono riuscito a trattenere
sprecando ad una ad una ogni occasione
per declinare sempre il verbo avere
e recitar la parte del leone.
Oggi mi basterebbe l’emozione
di un fresco bacio a risvegliarmi in festa
e in cambio di quest’ultima illusione
darei tutta la vita che mi resta.
EROS
Socchiudi gli occhi nel bere
e l’orlo del bicchiere
ti accarezza le ciglia;
riflette la bottiglia
verdastra la presenza
di te nella mia stanza…
Come potrei far senza
del rito dell’attesa
dell’amore di poi?
Come potrei negarmi
l’audacia di un bicchiere
che di rotondi baci
circonda gli occhi tuoi
a due passi dai miei?
VERRAI
Verrai, festosa e audace come rondine
a tuffare il tuo volo sul mio tetto…
verrai, già me lo dicono i profondi
brividi che percorrono il mio petto,
e con la bocca tua, con le tue mani
disegnerai le favole sognate
da questo amor che vive di domani
e di tante carezze immaginate.
Amore mio udrò i tuoi passi certi
corrermi incontro, poi ti schianterai
tra le mie braccia, due viali aperti
per condurti alla gioia che tu sai.
E alle tue labbra come a una fonte
incollerò le mie perché l’attesa
appagare si possa finalmente
col nettare che sfama e che disseta.